Se dovessimo ripercorrere l'intero percorso artistico di Mariano Fuga finiremmo con il perderci nei meandri della storia della ceramica.
Sta di fatto che dopo aver abbandonato l'uso dei materiali industriali plastici e quelle forme inizialmente legate ad un atteggiamento di impianto informale l'ultima tappa raggiunta della produzione di Fuga continua l'instancabile indagine sul materiale ceramico, attraverso le sue espressioni più disparate.
Nel "bestiario" di Fuga possiamo quindi incontrare uomini volanti, tuffatori, scalatori e nuovi "cuchi" figure che si stagliano nello spazio/ senza tempo, metafisiche, strappate ad un mondo dei miti e della fantasia che oramai non ci appartiene più.
Non solo da questo versante, però, si sviluppa lo ricerca artistica di Mariano Fuga, dato che dall'altro, assieme a queste figure, incontriamo delle strutture modulari, delle colonne, delle stratificazioni naturali, modellate quasi dal passare del tempo e, insieme, indicatori dello scorrere di quesfultimo.
Di fatto però gli "omini" quelle semplici figure stappate al loro tempo, che vanno anche ad appendersi, tentano di scalare e di lanciarsi da queste colonne che vengono in aiuto per ricordarci che tutto ciò realizzato da Fuga rimane semplice e libera rappresentazione della natura stessa.
Luca Vianello